Nella scelta di una farina, bisogna partire prima di tutto dall’utilizzo che si intende farne, proprio perchè le diverse caratteristiche organolettiche le rendono più adatte ad un uso piuttosto che un altro. Proprio per questo è bene conoscere la cosiddetta “forza” della farina o “fattore di panificabilità”, legato al contenuto proteico. Questo fattore viene indicato con la lettera “W”. Più è elevato e migliore sarà la panificazione: infatti, le farine forti assorbono più acqua e offrono una maggiore elasticità dell’impasto, con una maglia glutinica più resistente all’azione dei gas della lievitazione che ne evita lo sgonfiamento.
Non su tutte le confezioni di farine sono riportati i valori della forza:
- Fino a 170 W: debole. E’ una farina adatta per biscotti, cialde, dolci friabili
- Da 180 a 260W: media. Si utilizza per pane francese, pizza e pasta
- Da 280 a 350W: forte. Viene usata per babà, brioches e per tutti gli impasti a lunga lievitazione
- Oltre 350W: farine speciali. Si miscelano ad altre farine più deboli, per esempio per ottenere dolci