Quante similitudini si potrebbero cercare – e trovare – fra il Pan di Spagna e l’idea assoluta e perfetta di “mamma”? Innumerevoli, come innumerevoli sono le qualità di queste due “essenze della dolcezza”.
Non è affatto un caso che per la festa della mamma proponiamo proprio questo dolce, così speciale che relegare a sola “base per altre ricette” sarebbe riduttivo.
Profumato e morbido come la mamma
Un po’ come la mamma il Pan di Spagna è versatile, pronto ad adattarsi a mille situazioni (bagnato come base in una torta classica con crema e panna, a tocchetti come guarnizione, o semplicemente a tranci farcito con marmellata come una brioche). Con facilità si arrotola per creare un rollè che “abbraccia” creme o marmellate. Infine, come la mamma è buonissimo.
Ottenere un Pan di Spagna leggero, soffice ed elastico
La sua costituzione è semplicissima, ma come ogni cosa semplice per essere buona deve esser fatta senza commettere neppure un errore. Si basa su uova, zucchero e farina, ma per far “funzionare” insieme questi tre ingredienti e far crescere un impasto gonfio ed elastico, e non gommoso e asciutto, occorre ricordare che esiste una sorta di quarto protagonista sulla scena, l’ “aria”. Incorporare aria quanto più possibile nell’impasto è cruciale (tecnicamente si dice “ossigenare l’impasto”).
Se non avete la frusta elettrica usate due forchette con le quali farete girare vorticosamente gli ingredienti. Ma attenzione, il trucco sta nel separare gli albumi dai tuorli. Gli albumi, una volta montati a neve, saranno ricchi di aria e la loro spumosità agevolerà la morbidezza tipica del dolce.
Esistono due opzioni: si possono montare a parte gli albumi e poi unire zucchero, tuorli e farina (mescolati bene), oppure si possono montare a neve gli albumi con lo zucchero da un lato, e poi aggiungere tuorli e farina.
Il concetto chiave per il successo della ricetta, comunque, rimane sempre il medesimo: separare le due parti dell’uovo e incorporare molta aria nell’impasto.
La farina di grano tenero 00, Dolci Soffici, inoltre, può rendere ancor più semplice il risultato. Infatti, contiene un po’ di “pasta madre” ottenuta in modo naturale con una serie di rinfreschi di acqua aromatizzata con bacche di vaniglia, così da donare una piacevole nota aromatica.
Il lievito andrà aggiunto solo alla fine: perfetto il Pan di Spagna vanigliato Decorì, lievito istantaneo impreziosito dalla presenza dell’aroma naturale di vaniglia Bourbon del Madagascar, della curcuma e dello zafferano.
Lo stampo
Il secondo consiglio è porre attenzione alle proporzioni fra quantità di prodotto e stampo per infornare: uno stampo di 24 cm di diametro è ideale per una ricetta con 5 uova medie per 150 g di zucchero e altrettanti di farina. Diversamente si rischierebbe di avere un Pan di Spagna crudo (se lo stampo è piccolo) o molto cotto o molto basso (se lo stampo è troppo grande).
Una pillola di storia
Il Pan di Spagna nasce dal pasticcere italiano Cabona, in trasferta in Spagna presso la corte spagnola per la quale creò una pasta leggera e soffice, chiamata Génoise, ricetta che successivamente venne ulteriormente semplificata diventando “Pane di Spagna”, così denominato in onore della corte di Madrid che tanto lo apprezzò. Era il lontano 1749.